Gabriele Bartoli

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Gabriele Bartoli
49 anni, agricoltore, ha vinto il premio internazionale per l’anguria gigante più grande di tutti i tempi.

«Il mio lavoro è produrre angurie e meloni. Poi, come passione, coltivo anche l’anguria gigante, che nasce da un seme americano, il Carolina Cross. Ho cominciato questo “hobby” alla fine degli anni Novanta. Mi piace partecipare ai campionati internazionali, ci siamo iscritti tante volte e con il crescere dell’esperienza siamo migliorati finché nel 2012 abbiamo presentato l’anguria più pesante di tutti i tempi: 148 chili, 12 più del record precedente. In quell’occasione siamo stati invitati alla convention di Las Vegas e là sono stato premiato. Non è che ci diventi ricco, appena appena paghi le spese. È stata però un’esperienza unica perché eravamo 200 coltivatori da tutto il pianeta e c’era tanta voglia di confrontarsi tra noi. Ancora oggi mi scrivo con un agricoltore dell’Arkansas, che mi manda semi Carolina originari.
A coltivare angurie hanno iniziato mio padre e mio fratello negli anni Sessanta. Qui io ci sono nato, amo questo lavoro: finivo la scuola e l’unica cosa che volevo fare era salire sul trattore. Se mi proponessero un altro mestiere non saprei da che parte cominciare. Con i miei figli è diverso. Hanno 13 e 10 anni, e anche se la tendenza contadina è di portare avanti il discorso familiare, io voglio prima vedere se se la cavano a scuola, devono imparare una lingua, la cultura. Verranno a lavorare in campagna solo se non trovano di meglio. Perché in Italia l’agricoltore non è tutelato, non si dà più valore a questo lavoro. E comunque oggi anche per fare agricoltura ci vogliono tante competenze, l’ignoranza non è più ammessa».

«I grow watermelons and melons. Then, as a hobby, I also grow giant watermelons from an American seed, the Carolina Cross. It all started in the late 90s. I like participating in international championships, we signed up to several and as our experience grew we improved until in 2012 we presented the heaviest watermelon of all time: 148 kg, 12 more than the previous record. On that occasion we were invited to the convention in Las Vegas and I received the award there. It hardly makes you rich, you just about break even with expenses. But it was a once in lifetime experience because it brought together 200 farmers from all around the world and we were all keen to share our experiences. I’m still in touch with an Arkansas farmer who sends me original Carolina seeds. My father and brother first started growing watermelons in the 60s. I was born into it, I love it: upon finishing school the only thing I wanted to do was to get on a tractor. I wouldn’t know where to start if ever I were to do something else. With my sons it’s different. They’re 13 and 10, and even though we are keen to continue the family farming business, first I want to make sure that they make a good job of school, they must learn another language, culture. They’ll work the fields only if they haven’t found something better. In Italy, farming is not protected, as a job it is not valued. And in any case, agriculture today requires a range of skills, ignorance is no longer acceptable».


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