NOI
Storie di comunità, idee, prodotti e terre reggiane
Ritratti di un paesaggio
Davide Borghi
44 anni, proprietario dell’agriturismo Montebaducco, che è anche il più grande allevamento d’asini d’Europa
«Perché l’asino? Perché è un animale molto intelligente, ma soprattutto perché è nel cuore della nostra famiglia. Io, a dire il vero, fino a quando non abbiamo messo su l’allevamento non sapevo nemmeno come fosse un asino, ma mio padre, figlio di contadini, aveva il ricordo di questo animale, che era come il suo motorino. Ecco perché, quando negli anni Novanta ci siamo trovati a dover decidere che cosa fare di questo podere che avevamo comprato qualche tempo prima, mio papà ha pensato all’allevamento degli asini e a un agriturismo. Non avevamo esperienza, mio papà faceva il fabbro, io avevo vent’anni, ma ci siamo messi sotto. È stato uno sviluppo ponderato, di grandi sacrifici che tuttora continuano. Sapevamo però che era un’idea innovativa, vincente e anche originale rispetto al nostro territorio, visto che qui siamo nella patria del latte di vacca e del parmigiano reggiano, mentre noi abbiamo puntato sul latte di asina.
Il nostro scopo principale, infatti, era far conoscere questo latte e diffonderne l’impiego. È un alimento molto particolare, il più simile al latte materno umano, ha pochissimi grassi ed è molto dolce. È indicato per i bambini allergici. Abbiamo iniziato con 150 capi, oggi ne abbiamo 700. Dall’asino ricaviamo anche mortadella e salame, che poi la mortadella originale era fatta metà di carne di asino e metà di suino. Abbiamo riscoperto un’antica ricetta.
Dalle difficoltà che abbiamo dovuto affrontare è nata tutta la nostra determinazione. Forse, chissà, è stato l’asino stesso a insegnarci l’impegno».
«Why donkeys? Because they are very intelligent animals, but above all because they have always been in our family’s heart. To be honest, until I set up the farm, I didn’t even know what a donkey looked like, but my father, who came from a peasant family, had vivid memories of these animals which were like mopeds for him. In the nineties, when we were forced to decide what we wanted to do with this farmland we have bought some years before, that is what gave my father the idea of setting up a donkey-breeding farm and farmhouse tourist accommodation or ‘agriturismo’. We had no experience. My father was a blacksmith and I was only twenty, but we gave it all we had. Our development was well-meditated and it made a lot of sacrifices which continue to the present day. We knew it was an innovative idea, however. We knew it was a winning idea and also original in our area, as we were focusing on donkey’s milk in the land of cow’s milk and Parmigiano Reggiano. Our main objective, in fact, was to make this type of milk known and encourage people to us it on a wide scale. It is a very particular product, more similar to human milk, with a very low fact content and very sweet in taste. It is suitable for children who are allergic to cow’s milk. We started off with just 150 animals and today we have 700. From the donkeys, we also make mortadella and salami. Originally, in fact, mortadella was made using equal quantities of meat from the donkey and the pig. We have rediscovered an ancient recipe.The difficulties we had to face made us very determined. Who knows, maybe the donkeys themselves have taught us about commitment and hard work».
MOSTRA
temi
Noi governiamo l’acqua
Noi lavoriamo la terra
Noi alleviamo gli animali
Noi costruiamo comunità
Noi produciamo futuro
Noi amiamo mangiare bene
Ritratti di un paesaggio