La gipsoteca dell’Istituto Gaetano Chierici
La copia dal calco, nella didattica artistica, rappresenta per tutto l’Ottocento un momento irrinunciabile nella formazione degli allievi. Un inventario del 1859 riporta l’elenco dei gessi presenti nella scuola reggiana; oggi molti pezzi sono andati dispersi, tuttavia il documento ci tramanda una gipsoteca consistente per tipologia e qualità dei calchi. Vi figurano numerose statue dall’antico (tra gli altri il Ritratto di Lucio Vero, il busto di Antinoo, il Fauno degli Uffizi e la testa di Laocoonte), un ampio nucleo di parti di opere scultoree quattro-cinquecentesche (tra cui il busto del Colleoni e il Ritratto del Vescovo Salutati), ma netta è la prevalenza degli apparati decorativi e dei fregi dovuta alla particolare vocazione della scuola alla pratica dell’ornato. I calchi offrivano un vasto repertorio di forme decorative vegetali e animali e costituivano un indispensabile strumento di apprendimento, capace di offrire stimoli, suggestioni ed esempi concreti agli allievi destinati alla realizzazione di prodotti artigianali di qualità.