Progetto Erasmus+ / I Move

Progetto Erasmus+ / I Move

 

L’inclusione sociale è più che mai una questione urgente per le democrazie. L’attuale contesto di crisi ci ricorda la necessità di curare gli interessi e i bisogni di gruppi specifici a rischio di esclusione sociale e la cultura è una parte importante della soluzione a questi problemi.
È noto, infatti, che una parte significativa della popolazione non partecipa ancora alle attività culturali tradizionali.
Questo è il motivo per cui il progetto I MOVE entra in gioco al fine di potenziare l’apprendimento permanente e rafforzare i legami sociali nella società. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si concentrerà sul pubblico professionale, il personale di musei, centri scientifici e altre organizzazioni culturali, per rivolgersi alla fine al non pubblico, ai non visitatori o alle persone che potrebbero sentirsi a disagio in un’organizzazione culturale, per qualsiasi motivo.

Le organizzazioni culturali affrontano molteplici ostacoli per ridurre la disuguaglianza sociale strutturale e la mancanza di diversità nell’uso dei loro spazi e attività.
Per operare un “cambiamento di software”, le organizzazioni culturali dovrebbero essere consapevoli dei pregiudizi e dei travisamenti nella percezione comune e indirizzare in maniera più puntuale le loro proposte al pubblico.
Si tratta di una vera e propria sfida educativa, quindi il progetto I MOVE vuole colmare questa lacuna critica, andando in profondità nelle pratiche professionali per metterle in discussione e aiutare a cambiare pratiche esclusive in modi di agire inclusivi.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale http://imoveproject.eu/

 

I tre risultati di I_MOVE (Scan Tool “Kadeiloscope”, Modulo di formazione e  Libro bianco) sono disponibili e scaricabili dal sito del progetto.


Vista l’urgenza e l’importanza delle questioni che riguardano l’inclusione sociale e la necessità di curare gli interessi e i bisogni di gruppi specifici a rischio di esclusione sociale, anche dalle attività culturali, il progetto I MOVE si concentrerà sul pubblico professionale, il personale di musei, centri scientifici e altre organizzazioni culturali, per rivolgersi alla fine al non pubblico, ai non visitatori o alle persone che potrebbero sentirsi a disagio in un’organizzazione culturale, per qualsiasi motivo.
L’approccio educativo del progetto è un processo centrato sull’utente professionale nelle organizzazioni culturali, per aumentare la consapevolezza sui temi legati a Diversità, Accessibilità, Equità e Inclusione, stimolare e accompagnare il cambiamento delle pratiche e il rafforzamento dell’advocacy sui temi DAEI nel campo culturale. Per raggiungere questi obiettivi, verranno messi a punto uno strumento di autovalutazione e riflessione, un modulo di formazione relativo allo strumento Scan e un libro bianco sulle pratiche DAEI.
Newsletter del progetto: Newsletter del 09/01/2023

→ Sostenere le organizzazioni e il personale nell’identificare le questioni DAEI e poter definire una metodologia di autovalutazione
→ Rispondere alla domanda concreta e pratica di sviluppare i temi DAEI nelle attività di qualsiasi organizzazione culturale, sviluppare risorse educative facilmente accessibili e utilizzabili da ogni tipo di organizzazione culturale e da ogni professionista della cultura, permettendo una soluzione su misura in ogni contesto specifico
→ Aggiornare le organizzazioni e il personale in materia di DAEI, portando un approccio sintetico che fornisca un collegamento tra le conoscenze accademiche e le esperienze sul campo, basandosi su strutture di formazione e su un approccio riflessivo
→ Imprimere un cambiamento sostenibile nell’accessibilità, sicurezza e benessere delle attività e degli spazi delle organizzazioni culturali

Il progetto I MOVE è stato pianificato per stimolare il cambiamento in profondità nelle questioni e nelle pratiche legate alle tematiche DAEI nelle attività dei membri del consorzio e dei futuri utenti degli strumenti sviluppati.
Nel progetto I MOVE saranno sviluppati tre output principali, accessibili in 5 lingue europee:
Uno strumento di analisi e autovalutazione: Scan Tool “Kadeiloscope
Un modulo di formazione
Un libretto di raccomandazioni: un libro bianco
1. Scan Tool “Kadeiloscope” (2023)
Sostenere i professionisti  nel portare alla luce i problemi legati alle tematiche DAEI e le difficoltà prevedibili per diversi tipi di pubblico e anticipare l’adeguamento necessario nelle attività culturali
Valutazione: aiutare a progettare una semplice griglia di valutazione, per guidare l’autovalutazione interna (sui successi, i fallimenti e le aree di miglioramento delle tematiche DAEI) fornendo un modo sostenibile di apprendimento.
Educazione e formazione: aiuto per l’aggiornamento del personale tramite un approccio riflessivo, dati e riferimenti allegati.
2. Modulo di formazione (2022/2023)
Sviluppo di un modulo di formazione ludica di sensibilizzazione, intitolato “Condurre un approccio inclusivo all’interno della mia organizzazione culturale” sui temi DAEI per formare i team delle organizzazioni culturali. Collegato allo Scan Tool, questo modulo rappresenta allo stesso tempo un modo per trasmettere la metodologia di utilizzo dello Scan e un laboratorio di sensibilizzazione. La risorsa sarà progettata in modo da rendere ogni organizzazione culturale europea interessata al tema, autonoma nell’attuare il modulo di formazione nella propria organizzazione o rete.
3. Libro bianco (2024)
Lo scopo di questo documento è quello di rafforzare la diffusione dello strumento Scan e del modulo di formazione e di sostenere, nelle reti culturali a livello istituzionale e a fianco dei decisori e dei politici, le questioni DAEI e l’urgente necessità di cambiare la mentalità e le pratiche degli attori culturali.
I tre risultati di I_MOVE (Scan Tool “Kadeiloscope”, Modulo di formazione e  Libro bianco) sono disponibili e scaricabili dal sito del progetto.

Il progetto I MOVE mira a favorire la partecipazione di ogni cittadino alla vita culturale, al fine di potenziare l’apprendimento permanente e rafforzare i legami sociali nella società.
Gli impatti attesi sono rivolti a tutti i cittadini, e specialmente a tutti gli stakeholder di qualsiasi minoranza (genere, etnia, cultura, disabilità, età, ecc.).
All’interno del partenariato:
Tutto il personale delle organizzazioni culturali, e specialmente gli utenti principali che possono essere potenti ambasciatori nelle loro reti professionali
Decisori, politici, CEO e consigli di amministrazione di organizzazioni e reti culturali al fine di moltiplicare la diffusione dei risultati del progetto.
A livello nazionale e regionale:
Reti professionali locali in cui ogni membro del consorzio è coinvolto: reti di musei locali, centri scientifici e reti di stakeholders, agenzie culturali locali, decisori locali, dipartimenti culturali comunali
A livello nazionale e internazionale, la promozione del progetto sarà rivolta soprattutto ai musei e alle reti culturali e alle reti dedicate ai temi DAEI.

MEMBRI DEL CONSORZIO
Cap Sciences, Francia
Cap Sciences è un centro di cultura scientifica, tecnica e industriale fondato nel 1995 a Bordeaux, nella regione della Nuova Aquitania. Da oltre 25 anni, la missione di Cap Sciences è quella di diffondere la cultura della scienza, della tecnologia e dell’innovazione al maggior numero possibile di persone nella regione della Nuova Aquitania, dalle aree rurali ai quartieri urbani svantaggiati. Nel 2019 al’interno dello staff è stata creata una posizione specifica di “leader dell’inclusione sociale e dell’innovazione” per sensibilizzare il team su questi temi.
Coordinamento generale
Cap Sciences
Alexia Sonnois a.sonnois@cap-sciences.net
www.cap-sciences.net
Rete VSC di centri scientifici, Paesi Bassi
VSC è una rete olandese che riunisce 40 centri scientifici e musei della scienza che contano insieme più di 5 milioni di visitatori all’anno. VSC mira a rappresentare e connettere tutte le persone che lavorano nei Paesi Bassi nel campo della comunicazione scientifica, condividendo le conoscenze tra i suoi membri e promuovendo progetti di cooperazione. VSC ha recentemente focalizzato le sue attività sulla diversità e l’inclusione con il progetto “Samen Inclusief”, volto a costruire istituzioni più inclusive e accessibili.
VSC – Vereniging van wetenschapsmusea en science centers
Sanne den Adel sanne@vsc-netwerk.nl
www.vsc-netwerk.nl
Centro Ciência Viva do Algarve, Portogallo
Il Museo Interattivo della Scienza dell’Algarve è un’associazione privata senza scopo di lucro le cui missioni principali sono l’educazione basata sulla conoscenza scientifica e la comunicazione scientifica e tecnologica. Promuove attività per stimolare l’interesse delle persone per la cultura scientifica e tecnologica, rivolgendosi soprattutto ai giovani. Negli ultimi 5 anni, un’attenzione speciale è stata data alla diversità, all’equità, all’inclusione e all’accessibilità nella sua missione e nelle sue attività.
Centro Ciência Viva do Algarve
Cristina Veiga-Pires de@ccvalg.pt
http://www.ccvalg.pt
Comune di Reggio Emilia – Musei Civici, Italia
I Musei Civici sono una rete di musei, monumenti e sedi espositive della città di Reggio Emilia, una città di medie dimensioni situata nella Regione Emilia-Romagna. I Musei Civici sono stati coinvolti dall’amministrazione locale in diversi progetti di inclusione sociale e di rappresentazione dei valori di Reggio Emilia, una “città delle persone” che considera la diversità una risorsa educativa, economica, sociale e culturale per i suoi cittadini e punta sulla centralità della persona umana e quindi dei principi di uguaglianza, non discriminazione, pari opportunità e inclusione per tutti.
Musei Civici di Reggio Emilia
Georgia Cantoni georgia.cantoni@comune.re.it
www.musei.re.it
Université Catholique de l’Ouest, Francia (Partner da novembre 2021 ad agosto 2022) Fondata nel 1875, l’Università Cattolica Francese dell’Ovest è oggi un attore chiave nell’istruzione superiore e nella ricerca. L’UCO sarà coinvolta in questo progetto attraverso i ricercatori delle unità di ricerca LIRFE (Laboratorio di ricerca interdisciplinare sulle questioni di vita nella formazione e nell’educazione) e CHUS (Centro di ricerca sulle scienze umane e le società), specializzati nella mediazione, trasmissione e usi nel settore culturale. L’équipe di ricerca utilizza un approccio comunicazionale e sociologico ai dispositivi, ai processi e ai pubblici, e impiega anche strumenti empirici specifici adattati alle questioni culturali: indagini quantitative, interviste, osservazione e analisi socio-semiotica.
Laboratorio di ricerca LIRFE
Clémence Perronnet clemence.perronnet@gmail.com

 

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