Nell’estate del 1941, a Chiozza di Scandiano, vennero alla luce 19 scheletri di circa 6500 anni fa, in quella che oggi rappresenta una delle più estese necropoli del neolitico dell’Italia settentrionale. Gli individui qui selezionati presentano i più interessanti corredi, deposti nella tomba per accompagnarli nell’ultimo viaggio. I corpi si intravedono attraverso il soffitto a specchio, un gesto di cura per i sette di Chiozza, un diaframma tra i vivi e i morti, così chi guarda ha rispetto di chi riposa. Infine una sepoltura più in basso perchè tutti abbiano accesso a questo segreto.