Illustrazione di L. M. Grassi
MARCO EMILIO LEPIDO
Quando è stato il momento di scegliere un uomo in grado di condurre l’esercito nel territorio padano, Roma non ha avuto dubbi: ha mandato te, il console Marco Emilio Lepido, illustre per nascita e per fama, principe del senato e persino, a detta di molti, l’uomo più bello della città. La tua missione ha uno scopo ben preciso: sconfiggere una volta per tutte le selvagge e fiere tribù liguri per dare al glorioso popolo romano il pieno controllo del territorio. Per questo hai condotto il tuo esercito lungo la via Flaminia che collega Roma alla colonia di Ariminum e, facendoti strada con tenacia e fermezza, hai sconfitto più volte il popolo ribelle sotto gli occhi silenziosi dei Galli Senoni e Boi, ormai sottomessi.
Ora ti trovi di fronte all’ultima roccaforte ligure: una montagna dalla forma strana, con le pareti verticali e la cima larga e piatta, che voi chiamate Suismontium. Dalla tua tenda in testa all’accampamento guardi la montagna e sospiri: sarà dura riuscire a stanare i Liguri, ma una volta sconfitti potrai finalmente tornare a Roma. In quel momento il centurione Lucio Sempronio Fosco entra nella tenda con una faccia scura e ti dice: «Console devi venire a vedere una cosa». Uscite e scendete lungo la via pretoria, fino alla porta decumana.
Qui ti trovi di fronte ad una strana scena: tre legionari grandi e grossi cercano con difficoltà di tenere a bada un ragazzino biondo armato di fionda. Appena qualcuno gli si avvicina per catturarlo, il ragazzino mira e colpisce, provocando gemiti di dolore e imprecazioni. Non sbaglia un colpo.
«Un mirabile combattente, non c’è che dire» dici, divertito.
Lucio Sempronio Fosco fa una smorfia. «I nostri legionari si stanno coprendo di ridicolo. Lo abbiamo trovato poco fa, cercava di nascondersi nell’accampamento per rubare delle provviste, ma lo abbiamo scovato in tempo. Dev’essere di uno dei villaggi gallici qui intorno. Che cosa dobbiamo fare di lui?» ti chiede.
Vuoi catturarlo e tenerlo con te ?