Nuovi sguardi e nuove letture possono valorizzare il museo come luogo di dialogo e confronto che stimoli riflessioni su temi di attualità e vicini alla dimensione del quotidiano, partendo da un luogo di memoria e di forte identità civica.
Suggerendo contaminazioni e accostamenti tra oggetti delle varie collezioni, si vuole innescare una molteplicità di significati in grado di intercettare la complessità dell’esperienza contemporanea, per fruire il patrimonio in modo attivo ed emozionale.
Il progetto “Forma/Non Forma” muove dall’analisi di alcune leggi matematiche che governano il mondo per giungere ad indagare come la geometria abbia applicazione nella vita quotidiana dell’uomo e quali siano i valori simbolici che sono stati via via loro attribuiti.
L’andamento dei gusci di conchiglie e delle corna degli animali segue le regole della spirale logaritmica e della sequenza di Fibonacci e richiama quel concetto di tensione verso l’infinito nascosto nel significato religioso del lituo etrusco che identifica il potere dell’Augure nel mondo antico e la sua capacità di interpretare il volere degli Dei attraverso il volo degli uccelli. Di qui è naturale l’associazione con il pastorale del vescovo Prospero rappresentato sulla formella di epoca matildica del recinto presbiteriale del Duomo di Reggio, conservata nel Portico dei Marmi. Nella cosmogonia dei Lakota Sioux la Donna Turbine rappresenta il principio che genera il mondo, così le donne del gruppo ricamano spirali sulle faretre, che rimandano al profondo significato della creazione. L’ottimizzazione dello spazio attraverso l’accostamento di forme geometriche trova la sua massima espressione nella distribuzione delle celle esagonali dell’alveare, non a caso eletto a simbolo di perfezione cosmica nella concezione dei Kayapó del bacino amazzonico.Tale disposizione è ripresa in modo assolutamente coerente dalle pavimentazioni romane ad “esagonette”, destinate agli ambienti di servizio delle abitazioni dell’antica Regium Lepidi. Ulteriore prova dell’importanza della simmetria è l’osservazione delle strutture cristalline dei minerali, da sempre simbolo di perfezione, potere e ricchezza, ma anche delle strutture nascoste nei dipinti di grandi artisti, come è il caso della Pala d’altare del Franchi, in cui la rappresentazione delle figure secondo una composizione triangolare è carica di significati religiosi e allegorici. La forma conosce altra espressione nell’arte contemporanea che, come nell’opera di Marco Gerra, evoca nuovi “mondi” attraverso l’intreccio di geometrie, ritmi e colori.