Il fumetto giapponese, noto come manga, è quasi un mondo a parte, con il suo stile così unico e differente, i suoi strani generi e sottogeneri, i temi ricorrenti così apparentemente ‘altri’.
A ben guardare, però, gli autori giapponesi ambientano le loro opere in ogni epoca e luogo, senza preoccuparsi del contrasto che potrebbe crearsi con lo stile prettamente nipponico, e soddisfano in questo modo non solo l’enorme mercato interno (il primo al mondo per fatturato) ma anche i milioni di lettori sparsi per il mondo.
Anche l’antica Grecia, la sua cultura e i suoi grandi personaggi hanno ispirato gli autori del Sol levante: alcuni titoli hanno una discreta aderenza alla realtà storica, con una buona resa divulgativa oltre che di intrattenimento, mentre in altri prevale decisamente l’intrattenimento.
Uno dei titoli più interessanti è Historie di Hitoshi Iwaaki, che racconta la vita di Eumene di Cardia ( 362 a.c. – 316 a.c.), l’uomo che diventerà capo di cancelleria e poi uno dei più grandi generali di Alessandro Magno.
Attraverso vari flashback, e seppure con qualche libertà narrativa, l’autore tratteggia, con buon approfondimento psicologico, gli incontri con personaggi noti e persone comuni che compongono un quadro dettagliato della vita di Eumene, uomo empatico, colto, e dotato di grandi capacità dialettiche e strategiche. La narrazione non corre veloce, ma ha comunque ritmo, ed è punteggiata da dettagli a volte reali, altre solo plausibili, che le conferiscono verosimiglianza.
L’alternanza tra momenti leggeri e scene drammatiche consente di far emergere gli aspetti che hanno reso immortale la cultura greca, ma anche anche la spregiudicatezza dei suoi eserciti, la lotta violenta che opponeva i vari popoli, e la crudeltà di un mondo con equilibri di potere instabili, dove la morte e la violenza che irrompevano nel quotidiano erano affrontate con un approccio apparentemente distaccato, forse solo dovuto alla consuetudine e all’accettazione.
Historie ha ottenuto svariati premi dedicati ai manga.
Eureka è invece un volume autoconclusivo dello stesso autore di Historie, questa volta ambientato in Magna Grecia, durante l’assedio di Siracusa, nella Seconda Guerra Punica.
In questo suo lavoro Iwaaki inserisce un personaggio fittizio, il giovane Demippo, che gli servirà per avvicinare e seguire da vicino le gesta di Archimede, personaggio attraverso cui viene celebrato il valore dell’ingegno umano e il fascino per la scienza, in contrasto con la situazione drammatica dell’assedio militare. Notevole, anche se è solo una ricostruzione ipotetica, la rappresentazione delle celebri macchine di Archimede, che insieme alle ambientazioni precise e realistiche creano una sfondo verosimile.[column size=”one-half” position=”first”]
[/column]
[column size=”one-half” position=”last”]
[/column]
Il terzo manga osserva invece cultura greca attraverso la lente dello sport e della competizione: Olympia Kyklos, di Mari Yamazaki, racconta la vicenda di Demetrio, pittore dell’antica Grecia che, costretto ad una sfida sportiva per difendere il suo paesino, finisce poi ‘trasportato’ alle Olimpiadi di Tokyo del 1964, spostandosi più volte tra la sue epoca e il 1964. Da questi viaggi scaturiscono svariate avventure e incontri, inizialmente spiazzanti, ma anche formativi, che mettono a confronto i diversi modi di intendere la competizione e consentono a Demetrio e al lettore di osservare la società greca da una diversa angolazione.[column size=”one-half” position=”first”]
[/column][column size=”one-half” position=”last”]
[/column]
Il confronto tra le due culture è anche un osservatorio privilegiato su un momento di svolta nella storia del giappone della sua immagine nel resto del mondo: gli anni ’60, segnati dalle Olimpiadi, dal boom economico, da un nuovo benessere.
Una volta sospeso il giudizio sugli espedienti narrativi utilizzati, si apprezza una buona ricostruzione di entrambi i periodi storici trattati, un disegno dinamico, realistico ed espressivo, e una celebrazione del valore dello sport come elemento di espressione personale e nella storia della nazioni, in una efficace alternanza tra antico e moderno.
Da questo manga è stata tratta una bizzarra serie animata (Extra Olympia Kyklos), realizzata con una tecnica mista di animazione e plastilina animata, che estremizza con una certa comicità l’effetto di straniamento nel contatto tra le due epoche.
L’ultimo titolo è il meno verosimile, il più dissacrante ma senza dubbio anche il più divertente: si tratta di C’era una volta Pollon di Hideo Azuma (da poco scomparso), che qui dà una sua personalissima interpretazione della mitologia greca.
Attraverso i continui guai combinati dalla piccola Pollon, immaginaria figlia di Apollo, Azuma costruisce un gag-manga con trame folli e ridotte all’osso, finali inaspettati e spiazzanti e un disegno minimalista e a volte quasi approssimativo. C’era una volta Pollon è una parodia riuscita delle vicende degli dei dell’Olimpo, già di per sé intricate e bizzarre, e sulle quali l’autore dimostra comunque di essersi documentato.
[column size=”one-half” position=”first”][/column][column size=”one-half” position=”last”]
[/column]
Ancora maggior successo ha avuto la serie animata (Ochamegami monogatari korokoro Poron, lett. La storia della piccola dea cicciottella Pollon, 1982-83), che racconta molti altri miti non presenti nel manga, con una narrazione più strutturata ma con lo stesso tono demenziale e un po’ folle, e con un migliore raccordo tra le vicende narrate per arrivare ad un finale conclusivo.
Come non essere grati al maestro Azuma per averci comunque dato una mano a ricordare i tanti componenti del pantheon greco, anche se riveduti e (s)corretti? Impossibile dimenticare Efesto e i suoi esperimenti esplosivi, Apollo svogliato e viveur, Poseidone spesso ubriaco che rischia di annegare in mare, Zeus nascosto in una nuvola di barba e capelli impenetrabile, ed Era in sottoveste e calze a rete, che fulmina Zeus ad ogni scappatella.
Piccola curiosità musicale: la deliziosa sigla italiana della serie animata (Pollon, Pollon combinaguai) era scritta da Piero Cassano dei Matia Bazar e Alessandra Valeri Manera.
Chiara Ferretti
Ufficio comunicazione
Musei Civici di Reggio Emilia
Historie, Hitoshi Iwaaki, (Giappone, Kodansha, 2003; Italia, Jpop vol 1-8, Goen vol. 8-11, 2014)
Eureka, Hitoshi Iwaaki (Giappone, Hakusensha, 2002; Italia, Goen, 2015)
Olympia Kyklos, Mari Yamazaki, (Giappone, Shueisha, 2018; Italia, Star comics, 2020)
C’era una volta Pollon, di Hideo Azuma, (Giappone, Akita Shoten, 1977-79, Italia, Magic Press, 2017)
Crediti immagini: © Jpop, © Goen, © Star Comics, © Magic press