#CosasuccedeinCittà / I Chiostri di San Pietro

Una sede eccezionale per mostre ed eventi temporanei e un laboratorio aperto dedicato all’innovazione sociale

Nel 2017, il Comune di Reggio Emilia, grazie al finanziamento del Por-Fesr Emilia-Romagna 2014-2020, Asse 6 “Città attrattive e partecipate”, ha potuto dare avvio ai lavori di recupero e valorizzazione dei bellissimi chiostri cinquecenteschi di San Pietro – il cui cortile grande è attribuito a Giulio Romano – che ha previsto anche la realizzazione di un nuovo edificio che ospita il Laboratorio Aperto Urbano per l’innovazione sociale.
A marzo 2019 la conclusione del complesso intervento di restauro ha consentito di restituire alla città un luogo aperto e fruibile tutto l’anno, polo culturale e di innovazione di rilievo internazionale, e di far nascere il Laboratorio Aperto, luogo di partecipazione e confronto, di socialità e innovazione aperta e diffusa.
Il progetto – affidato dal Comune allo studio ZAA Zamboni Associati Architettura – ha riguardato essenzialmente tre interventi fortemente intrecciati: il restauro conservativo del corpo monumentale rinascimentale; la demolizione dei bassi servizi retrostanti con la realizzazione, al loro posto, del nuovo fabbricato destinato a ospitare, insieme all’antica scuderia anch’essa restaurata, gli spazi del Laboratorio Aperto; la sistemazione dei cortili in comune fra i due edifici, trasformati, grazie alla nuova pavimentazione, alla piantumazione di alberi e a un nuovo sistema di illuminazione, in piacevoli luoghi di relazione pubblica oltre che di attraversamento urbano.

L’intervento, realizzato sotto la supervisione della Soprintendenza, ha dato vita a un equilibrato rapporto tra antico e contemporaneo, che stimola nuove relazioni e l’insediamento di nuovi usi compatibili con il bene vincolato, con attenzione anche al ruolo sociale della rigenerazione urbana.

[column size=”one-half” position=”first”]©Riccardo Varini 
[/column][column size=”one-half” position=”last”]FE 2019_©Giulia Gibertini[/column]


[column size=”one-half” position=”first”]FE 2019_©Giulia Gibertini[/column][column size=”one-half” position=”last”]

FE 2019_©Giulia Gibertini[/column]

Il corpo monumentale
Per il restauro del corpo monumentale si è scelto un intervento di tipo conservativo, per mantenere il carattere di “non finito” che ha sempre affascinato i visitatori sin dalla loro riscoperta nel 2010 grazie alle mostre di Fotografia Europea ed altri eventi temporanei, dopo un lungo periodo di inaccessibilità del luogo. Con un ottimo adeguamento della dotazione funzionale, l’edificio è ora finalmente utilizzabile per attività espositive e spettacoli durante tutto l’arco dell’anno.
A fine 2020 è stato costituito un Comitato Tecnico Scientifico preposto alla programmazione e coordinamento delle attività culturali del complesso monumentale in linea con la filosofia che i Chiostri si sono dati: la diffusione dei valori dell’arte, dello spettacolo, della creatività e della educazione con l’intento di promozione della cultura contemporanea e internazionale, della produzione multidisciplinare, della valorizzazione delle arti visive, attraverso anche lo scambio di saperi e di competenze, la sperimentazione e l’attivazione di relazioni sociali.

Il Comitato è formato dal Comune insieme a Fondazione I Teatri, Fondazione Nazionale della Danza, Fondazione Palazzo Magnani, Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo, Consorzio Quarantacinque (con Consorzio Oscar Romero) – Soggetto Concessionario del Laboratorio Aperto Urbano e incaricato della gestione del corpo monumentale – e ha il compito di supportare il Comune di Reggio Emilia nella definizione del programma del “Cartellone Eventi”, garantendone ed assicurandone la qualità tecnico-scientifica e il coordinamento con le attività del Laboratorio Aperto.
L’idea è quella di dare ulteriore continuità e impulso alla manifestazione “Fotografia Europea”, oltre che di realizzare almeno altre due mostre importanti durante l’anno negli spazi espositivi; di prevedere un programma estivo di eventi di spettacolo di alta qualità nei Chiostri e in altri spazi a disposizione, oltre che proporre laboratori didattici sia per la valorizzazione delle attività specifiche in corso, che per la promozione di un bene architettonico di rara bellezza. Altre attività, inoltre, potranno essere ospitate se pertinenti con la filosofia del complesso.

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©Salvatore Santoro[/column][column size=”one-half” position=”last”]
©Salvatore Santoro[/column]

 

Il Laboratorio aperto
I Chiostri sono anche sede di uno dei dieci Laboratori Aperti, elemento chiave dell’Agenda Urbana del Por Fesr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna. L’obiettivo è quello di promuovere “Città attrattive e partecipate” e mettere in collegamento il tema della qualità urbana delle città con l’innovazione sociale.
Il Laboratorio Aperto è uno spazio in cui si sviluppano forme di confronto, cooperazione e collaborazione tra imprese, cittadinanza, terzo settore, università, mondo della ricerca e pubblica amministrazione. È un’occasione di incontro tra diversi soggetti e diverse competenze, per scambiare conoscenza, originare pensiero critico e generare idee innovative che favoriscano lo scambio e la contaminazione di saperi sociali, economici e tecnologici.

Nello specifico, il Laboratorio Aperto reggiano sperimenta forme di progettazione aperte e partecipative, e fonda le sue attività su nuove dimensioni di economia collaborativa, sui beni comuni e sulla cultura digitale. Il Laboratorio anima la community reggiana dell’innovazione sociale, sperimenta e sviluppa nuove soluzioni in termini di servizi, prodotti, organizzazioni e processi per dare risposta a vecchi e nuovi bisogni della comunità e del territorio in una logica di open innovation.
All’interno del Laboratorio Aperto, negli spazi annessi al complesso monumentale un tempo sede della scuderia, sono allestite comode postazioni di studio e lavoro, progettate per fornire spazio e servizi – informatici, tecnologici e non solo – a giovani professionisti, freelance e smartworkers, portatori di iniziative di carattere creativo utili agli obiettivi della cooperazione sociale.

[column size=”one-half” position=”first”]FE 2019_©Giulia Gibertini[/column][column size=”one-half” position=”last”]

FE 2019_©Giulia Gibertini[/column]

La Caffetteria
La caffetteria è un nuovo spazio nato per accogliere i visitatori delle mostre, gli ospiti del Laboratorio Aperto e del co-working, e in generale tutte le persone che quotidianamente frequentano i Chiostri e il centro storico di Reggio Emilia. Gestito da Pause-Atelier dei Sapori è molto più di una caffetteria: spazio di convivialità e di relazione, di studio ed anche di ricerca che, non appena la pandemia lo consentirà, stupirà con una proposta davvero originale.

La comunicazione dei Chiostri               
La complessità dell’offerta di contenuti e di esperienze dei Chiostri trova una sintesi in un sistema di informazione e comunicazione digitale in grado di rappresentare nel web le tante cose che accadono nello spazio fisico dei Chiostri e del Laboratorio Aperto: eventi d’arte, workshop, notizie, storie raccontate giorno per giorno, anche col ricorso a foto e video che restituiscano la bellezza e la memoria dei luoghi.

Riconoscimenti
– Giugno 2020: l’Europa premia il progetto di riqualificazione dei Chiostri di San Pietro, e lo inserisce tra le pratiche più innovative del bando europeo Cultural Heritage in Action.
– Ottobre 2020: menzioni d’onore del premio IN/ARCH Emilia-Romagna e Lombardia nella categoria Rigenerazione urbana “per la delicatezza e la funzionalità con cui è stato recuperato lo spazio urbano con rigore”.

Francesca Monti

Immagini di copertina ©Riccardo Varini 

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