La colonia-scuola per bambini oligofrenici “A. Marro”, diventata un’eccellenza all’epoca per l’impostazione pedagogica, fu fortemente voluta dal direttore Guicciardi per garantire un trattamento specifico per i minori accolti dal San Lazzaro; alla sua costituzione, nel 1921, ospitava 17 bambini ed era intitolata “Colonia Scuola per fanciulli di ambo i sessi deficienti e anormali”. Dotata di personale proprio di una scuola (come maestre e insegnati di musica), da subito venne affidata a Maria Del Rio (poi in Bertolani): fu lei a ideare per i giovani ospiti un artigianato artistico denominato Ars Canusina, perché ispirato ai temi dell’architettura romanica delle terre matildiche. Questa particolare forma di artigianato artistico divenne famosa nel 1932 in occasione della Fiera del Levante a Bari, dove conseguì la medaglia d’oro. I giovani realizzavano sia oggetti in terracotta che complicati rami, soprattutto per uso liturgico (piviali, tovaglie per altare, eccetera) e occasionalmente mobili in legno.
Nel 1931 la colonia era dotata di aule e laboratori ed era in grado di ospitare fino a cento bambini: diversi album fotografici, realizzati dal fotografo Badodi, testimoniano questo periodo.
Dal 1938, quando la sede venne requisita dalle autorità militari per la costruzione dell’aeroporto, i bambini furono trasferiti al padiglione De Sanctis, fino alla chiusura nel 1971, in seguito alle nuove istanze pedagogiche e all’abolizione delle classi differenziate.