Tommaso Cascella (Roma 1951), Aspettando il vento, 2013, tecnica mista su tavola, cm 60×80. Foto © Carlo Vannini
La genesi di “Novanta artisti per una bandiera”
Non era affatto scontata, nel 2012, l’adesione di tanti artisti alla proposta di realizzare una loro opera, partendo da una delle bandiere esposte nel corso dell’anno precedente per le strade di Reggio Emilia, Città del Tricolore – un’iniziativa che intendeva essere una delle leve per sostenere il progetto dell’Ospedale della Donna e del Bambino, concepito da CuraRE Onlus e definito con il concorso attivo delle Aziende Sanitarie locali. Eppure, più di novanta artisti, soprattutto italiani ma anche qualche straniero, aderirono prontamente, sia per il valore della causa sia perché stimolati a doversi misurare, nella loro creazione, con una delle bandiere attraverso le quali si era dispiegata la storia d’Italia: quel vessillo, l’unità stessa del nostro Paese, non erano affatto, per loro, un vuoto esercizio retorico, ma la riaffermazione di un valore perenne, di un “bene comune” da difendere e sviluppare.
Gli artisti coinvolti hanno avuto assoluta libertà di intervento: dovevano semplicemente considerare la particolare bandiera loro consegnata, spesso con esplicito riferimento alla loro città o regione di provenienza, come un punto di partenza da cui inoltrarsi nel loro cammino creativo, verso la realizzazione di un’opera che comunque recasse il segno della loro lingua, del loro stile. Diverse sono state le modalità con cui hanno operato gli artisti. Alcuni sono intervenuti sulla bandiera stessa o su una sua parte, dipingendovi sopra o utilizzandola per creare un’opera-oggetto, un’icona sacrale da preservare in una sorta di teca. Altri ne hanno utilizzato frammenti per inserirli, attraverso il collage, nei loro lavori; altri ancora hanno creato un lavoro del tutto autonomo: la bandiera loro assegnata è diventata fonte diretta di ispirazione per i possibili riferimenti di colori, di scritte, di forme disegnate. Alla fine, l’esito del lavoro degli artisti testimonia, ancora una volta, quanto una commissione, un vincolo, non siano elementi che ingabbiano o distorcono la creatività – come erroneamente ancora ci si attarda a credere, in nome di un’astratta concezione di libertà –, ma stimoli che la esaltano, la obbligano a inoltrarsi su strade inesplorate, dando vita a esperienze che, depositatesi nella memoria degli artisti, fermenteranno nel loro immaginario e saranno foriere di innovazioni e di svolte nelle loro opere successive.
Quattro sono state le mostre, nel corso del 2013 e del 2014, in cui le opere di “Novanta artisti per una bandiera”, che ora entrano a fare parte del Museo del Tricolore, sono state esposte: Reggio Emilia, Chiostri di San Domenico; Modena, Palazzo Ducale; Roma, Sacrario delle Bandiere nel Complesso del Vittoriano; Torino, Palazzo dell’Arsenale. Il viaggio di queste opere ora si conclude in questi spazi rinnovati, direttamente collegati al Museo che ricorda il farsi della nostra bandiera nazionale, ma in verità esso continua attraverso le persone che, davanti a questi lavori, ne trarranno alimento e suggestione per la loro sensibilità ed “educazione sentimentale”, verificando ancora una volta la capacità dell’arte contemporanea, quando raccoglie certe sfide, di rinnovare il valore simbolico di immagini e vicende che appartengono, insieme, alla storia e al nostro presente.
Sandro Parmiggiani
curatore di “Novanta artisti per una bandiera”
Luca Alinari, Pat Andrea, Alberto Andreis, Assadour, Roberto Barni, Davide Benati, Gabriella Benedini, Domenico Bianchi, Alfonso Borghi, Danilo Bucchi, Enzo Cacciola, Giovanni Campus, Eugenio Carmi, Tommaso Cascella, Roberto Casiraghi, Bruno Ceccobelli, Bruno Chersicla, Andrea Chiesi, Pier Giorgio Colombara, Angelo Davoli, Sandro De Alexandris, Fausto De Nisco, Lucio Del Pezzo, Giuliano Della Casa, Enrico Della Torre, Marco Ferri, Ennio Finzi, Giosetta Fioroni, Laura Fiume, Attilio Forgioli, Antonio Freiles, Omar Galliani, Alessandro Gamba, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Marco Grimaldi, Franco Guerzoni, Paolo Iacchetti, Marino Iotti, Emilio Isgro’, Riccardo Licata, Claudia Losi, Luigi Mainolfi, Elio Marchegiani, Mirco Marchelli, Umberto Mariani, Antonio Marras, Carlo Mastronardi, Iler Melioli, Giovanni Menada, Nino Migliori, Elisa Montessori, Pietro Mussini, Hidetoshi Nagasawa, Carlo Nangeroni, Giulia Napoleone, Gianfranco Notargiacomo, Nunzio, Claudio Olivieri, Tullio Pericoli, Lucia Pescador, Oscar Piattella, Pino Pinelli, Graziano Pompili, Concetto Pozzati, Mario Raciti, Bruno Raspanti, Jacopo Ricciardi, Leonardo Rosa, Ruggero Savinio, Antonio Segui, Giovanni Sesia, Medhat Shafik, Testuro Shimizu, Aldo Spoldi, Mauro Staccioli, Tino Stefanoni, Guido Strazza, Ilario Tamassia, Nani Tedeschi, Wainer Vaccari, Valentino Vago, Walter Valentini, Valle Paolo, Wal, William Xerra, Gianfranco Zappettini