Francesco Fontanesi (Reggio Emilia 1751 – 1795) – Sotterraneo di prigione, 1784 – Penna e acquarello, mm. 320×470
Francesco Fontanesi si forma in un ambiente, quello reggiano del XVIII secolo, teatralmente vivace, anche se il suo orizzonte culturale sarà compreso tra Bologna, Parma, i modelli bibieneschi e gli stimoli provenienti dalle campagne di scavi archeologici. Il recupero della classicità in cui architettura, natura e rovinismo si fondono in uno spazio razionale e funzionale agli attori che vi agiscono, è la sua cifra.
Il disegno rappresenta il particolare della scenografia per il dramma Giulio Sabino di Giuseppe Sarti rappresentato nel Teatro di Cittadella nel 1784. La ricerca spaziale di Fontanesi, caratterizzata in questo caso da un andamento a diagonali incrociate degli archi, è in linea con quella linguistica e musicale nel rifiuto di ogni valore autonomo e nella ricercata logica corrispondenza degli elementi scenici con il tempo e il luogo del dramma in musica.
Il foglio è siglato sul verso con le iniziali di Ignazio Fontanesi, appassionato collezionista delle opere del padre.