La campana di san Lazzaro

Una delle più antiche vedute fotografiche di Reggio, databile agli anni 1855-1856 ed attribuibile a Don Ignazio Nadalini, ci mostra il teatro municipale in fase di ultimazione. La fotografia è stata scattata dall’appena terminato Foro Boario, ora sede dell’Università. In primo piano tra gli alberi si scorge, ove attualmente si innalza la fontana monumentale dei giardini, una piccola chiesa con un agile campanile. Questa è l’unica immagine che possediamo della parrocchiale dei Santi Nazario e Celso.
La prima citazione della chiesa risale al 1027, ma l’edificio esisteva da molto tempo; la dedicazione infatti sembra rimandare al IV-V secolo dopo Cristo, in cui era forte nella nostra diocesi l’influenza della chiesa ambrosiana. Di certo si sa che venne ricostruita nel 1305.
Nel 1315 era sede di parrocchia e tale rimase anche dopo che, nel 1339, abbattute tutte le case del quartiere, fu costruita la Cittadella.
San Nazario, collegata con un cavalcavia al Palazzo del Governo di Cittadella, assunse il ruolo di chiesa ducale. L’edificio subì nel corso del tempo diverse vicissitudini e rifacimenti. Nel 1774 il pittore e scenografo Francesco Fontanesi ne curò la decorazione interna. Di questa decorazione rimane uno schizzo, una finta cupola in prospettiva, donato da Giulio Ferrari ai Musei Civici. L’edificio rimase in piedi fino al 1856. Nel 1855 il Duca Francesco V consegnò la chiesa al vescovo Pietro Raffaelli. Il vescovo provvide immediatamente ad abbattere San Nazario per procurarsi i materiali da impiegare per il restauro della chiesa di San Francesco, che si proponeva di riaprire al culto, cosa che avvenne con la nuova dedicazione all’Immacolata Concezione in omaggio alla proclamazione dle dogma effettuato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854. La campana, datata 1604 e consacrata alla Vergine della Ghiara del piccolo campanile che si scorge nella veduta fotografica, venne consegnata ai Musei Civici affinché la custodissero. (A. M.)
DOVE: For Inspiration Only, Diorama A