132 – “IL TRIO”: Chierici, Pigorini e Strobel e la scuola italiana di Paletnologia
Fu Gabriel de Mortillet, positivista ed esponente di punta della Paletnologia d’Oltralpe, a definire, con simpatia ma con una certa spocchia, “trio” il sodalizio scientifico del reggiano Chierici e dei parmensi Pigorini e Strobel, protagonisti della scuola italiana di Paletnologia. Li accomunava una delle più significative imprese scientifiche di quel periodo, la fondazione e direzione del Bullettino di Paletnologia Italiana, organo della neonata preistoria del nostro Paese.
A ben vedere, almeno sulla carta, quel trio non poteva essere peggio assortito. Gaetano Chierici (1819 – 1886), sacerdote cattolico, che con un accenno di autoironia definiva se stesso “prete e preistorico”, era esposto agli attacchi di certo anticlericalismo becero, a dispetto del suo convinto patriottismo e addirittura antitemporalismo, che, ad esempio, lo convinse a non far precedere il titolo di ecclesiastico secolare (don) al suo nome nel programma del Bullettino. Le sue posizioni politiche, ispirate al pensiero di Vincenzo Gioberti, erano quelle di un cattolico liberale, favorevole alla monarchia sabauda. Pellegrino von Strobel (1821 – 1895), di nobile famiglia tirolese, naturalista insigne, docente universitario, massone, aveva invece abiurato la fede cattolica convertendosi alla Chiesa evangelica, ma era anche entrato in Parlamento come esponente dell’Estrema Sinistra. E quanto a Luigi Pigorini (1842 – 1925), direttore del Museo di Parma e poi fondatore del Museo preistorico etnografico di Roma, titolare della prima cattedra di Paletnologia in Italia, e tutto ciò a 35 anni, e poi senatore del Regno, capace di concepire e soprattutto realizzare grandiosi progetti culturali, era inviso alla maggior parte dei direttori dei musei di provincia, cui imponeva “scambi” di materiali tutt’altro che equi. A differenza di tanti suoi colleghi Chierici aveva saputo resistere alle spogliazioni richieste da Pigorini (lo Squalus vorax), forte della sua autorevolezza e della disarmante franchezza con cui aveva saputo rispondergli: “gran peccato spogliare il povero della sua camicia, più che togliere ad un ricco alcune delle sue tenute”.
Eppure, nonostante fossero così diversi, una grande reciproca stima univa questi tre scienziati, come rivelano i relativi carteggi, al punto che il protestante Strobel non esitò a prendere pubblicamente posizione a favore del prete Chierici, in occasione di uno degli attacchi anticlericali più virulenti subiti da quest’ultimo.
Il materiale americano ed africano che qui si espone proviene in larga misura dalle raccolte del Museo preistorico etnografico di Roma, da dove per volontà di Pigorini era approdato al Museo di Antichità di Parma in cambio di manufatti preistorici, e da lì più recentemente al Museo di Reggio, quando Parma dismise le proprie raccolte etnologiche. (R.M.)
Dove: For inspiration only, Diorama A