Nel lontano 1979 un piccolo imprenditore di una città altrettanto piccola come Reggio decise di trovare un prodotto che desse nuova linfa al suo non piccolo giro d’affari costituito da sette negozi sparsi in tutta l’Emilia Romagna.
Ingaggiò quindi un agente che esplorasse l’Europa a caccia di novità. L’anonimo incaricato tornò a casa dall’Inghilterra con un Apple 2 e fu la folgorazione. Vittorio Lasagni, il piccolo imprenditore, decise di fare di quell’oggetto così affascinante ed innovativo il cavallo di battaglia della sua azienda: l’IRET. Telefonò in California alla casa madre e chiese di poter diventare rivenditore del prodotto, ma l’Apple non è solita cedere al primo che passa, così la collaborazione partì timidamente con pochi pezzi: 5 il primo ordine, per prendere in poco tempo un’altra piega. Le vendite presero subito uno slancio inaspettato e fu la stessa azienda di Cupertino a contattare Lasagni e ad invitarlo direttamente in America per discutere i dettagli di quello che sarebbe diventato un rapporto di esclusività su tutta l’Italia. L’accordo spaventava non poco Lasagni, ma l’indole emiliana emerse irruenta in lui e così, davanti ad un bicchiere di vino e ad una bella tavola imbandita con sapore e gusto quasi domestico, l’imprenditore emiliano firmò un contratto che lo vincolava a vendere 1000 pezzi all’anno. Non si può certo dire che l’idea non lo spaventasse, ma, come gli emiliani ben sanno, la pubblicità è l’anima del commercio! Così Lasagni non perse tempo e di ritorno dall’America decise di convincere gli italiani della validità della sua scelta veicolandone l’immagine attraverso il Sole-24 ore. Acquistò una pagina intera con su scritto in caratteri cubitali: “Due milioni di italiani avranno un computer e non lo sanno”. Ma da quel momento molti se ne resero conto.
Gli affari decollarono, nel settembre del 1980, venne costituita una nuova società, di proprietà di Lasagni e altri soci, denominata Iret Informatica, che agì quale unico distributore dei prodotti Apple in Italia. Il successo di Iret Informatica fu straordinario e alla fine del 1983 la Apple decise di acquisirla, volendo controllare direttamente il mercato italiano. Il 1 Gennaio 1984 Iret Informatica cambiò nome e divenne Apple Italia SpA, di esclusiva proprietà di Apple Computer, Inc. Così rilevò l’Iret compresi i dipendenti. Nel Febbraio 1984 Steve Jobs visitò la propria filiale italiana, negli uffici di Milano, Reggio Emilia e Roma.
Fu in quell’occasione che gli venne consegnato il tricolore a ricordo della nostra città e della sua storia.
“Affabile e gentile, tutt’altro che freddo”, così Lasagni ricorda Steve Jobs, allora trentenne, che da lì a poco avrebbe conquistato il mondo. (M.M.)
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