L’invenzione dello spazio

Franco Farinelli 
Introduce Edoardo Vigna di 7 – Corriere della Sera

Venerdì 23 marzo, nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia (piazza Prampolini, 1) con inizio alle ore 18, secondo appuntamento del ciclo “Tutto è Contemporaneo – Attualità dell’Antico” dialoghi di approfondimento intorno alla mostra On the road. Via Emilia 187 a.C. – 2017, in corso al Palazzo dei Musei.

Protagonista dell’incontro sarà Franco Farinelli, illustre studioso di geografia, con una relazione su “L’invenzione dello spazio”.
Lo studioso sarà affiancato da Edoardo Vigna, caporedattore al Corriere della Sera e responsabile dell’Attualità del settimanale 7.
L’incontro dà diritto a CFP per architetti e potrà essere considerato come ore di aggiornamento per insegnanti.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Di cosa si discute?

L’invenzione dello spazio corrisponde all’invenzione di quel che Pierre Bourdieu ha chiamato un habitus, una struttura in grado di generare altre strutture, di natura ideale oltre che materiale. Lo spazio implica la riduzione della faccia della Terra a campo d’applicazione di una misura metrica lineare standard, e ciò in funzione della velocità della comunicazione. Gli antichi Romani conoscevano benissimo la pratica della riduzione a spazio della superficie terrestre, ma agivano in termini spaziali soltanto per fare la guerra e per far funzionare nella maniera più rapida possibile il cursus veicularius, la circolazione delle informazioni necessarie per la gestione del territorio.
Sotto tale profilo la modernità è nient’altro che l’estensione della logica spaziale all’intero complesso delle pratiche da cui dipende l’intera riproduzione della vita sociale. Ma la modernità finisce nell’estate del 1969, quando per la prima volta due computer iniziarono a dialogare tra di loro e nacque la Rete: una struttura al cui interno la logica spaziale è completamente assente. E’ l’inizio della globalizzazione, la nascita cioè di un mondo al cui interno la sintassi spaziale svolge un effetto soltanto residuale.
E’ la fine del Rinascimento, che altro non era stato appunto che la rinascita dello spazio.

Chi sono i protagonisti dell’incontro?

Franco Farinelli
Ha insegnato nelle Università di Ginevra, Los Angeles (Ucla), Berkeley e, a Parigi, alla Sorbona e all’Ecole Normale Superieure. Attualmente è direttore del dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, dove insegna Geografia. Il suo ultimo libro è Blinding Poliphemus: Geography and the Models of the World, Chicago 2017.

Sarà intervistato da Edoardo Vigna
Al Corriere della Sera da 23 anni, è caporedattore centrale di del settimanale 7 su cui ha firmato reportage, inchieste, interviste e servizi di copertina, oltre alle rubriche “Globalist” e “AfrAsia”. Su corriere.it ha il blog “Globalist”. Ha scritto il libro Sette mesi di Berlusconi, radiografia della prima esperienza di governo del fondatore di Forza Italia.

Informazioni: www.musei.re.it

Ufficio Stampa del Comune di Reggio Emilia
Tel: 0522.456390 e 348.4908849

Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione2@studioesseci.net (referente Simone Raddi)

A seguire visita alla mostra “On the road. Via Emilia 187 a.c – 2017” con light simposium.

Il ciclo di incontri è in collaborazione con l’Ufficio Scolastico territoriale di Reggio Emilia ed è riconosciuto secondo il DM 170/2016. La partecipazione dà diritto a CFP per architetti.

 

L’evento si inserisce nel più ampio progetto “2200 anni lungo la Via Emilia” promosso dai tre Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalle Soprintendenza Archeologia di Bologna e di Parma, dal Segretariato Regionale Beni, Attività culturali e Turismo, e dalla Regione Emilia – Romagna.
www.2200anniemilia.it

 

 

 

Ingresso gratutito senza obbligo di prenotazione

Info:

0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it