Il Tè delle Muse – Modena, la chiesa del Voto, Ludovico Lana. La Madonna della Ghiara e la peste del 1630

con Grazia Biondi e Angelo Mazza

Sono quattro gli incontri di approfondimento, realizzati nell’ambito della rassegne Il tè delle Muse, dedicati alla mostra Da Guercino a Boulanger. La Madonna di Reggio. Diffusione di un’immagine miracolosa in corso presso Palazzo dei Musei a Reggio Emilia fino all’8 marzo. Fino a domenica 23 febbraio alcuni degli autori che hanno contribuito al catalogo dell’esposizione approfondiranno opere e tematiche legate all’iconografia, alla storia, alla diffusione della Madonna della Ghiara.

Domenica 26 gennaio alle ore 16.00 presso Palazzo dei Musei (via Spallanzani 1) si terrà il secondo appuntamento dal titolo “Modena la chiesa del Voto, Ludovico Lana. La Madonna della Ghiara e la peste del 1630” a cura della storica Grazia Biondi e del curatore della mostra Angelo Mazza.
La conversazione prende in esame il caso più macroscopico nel vasto fenomeno di diffusione del culto della Madonna della Ghiara nei primi decenni del Seicento: il voto che la città di Modena, capitale del ducato, formula alla Madonna di Reggio per la terribile peste del 1630. Tale voto fu sciolto nell’arco di un decennio nella serrata dialettica non priva di tensioni tra la Comunità civica, l’autorità ecclesiastica e il potere ducale e si conclude con l’erezione dell Tempio del Voto lungo la via Emilia e l’esposizione della grandiosa pala di Ludovico Lana con la Madonna della Ghiara e i santi protettori della città. Il pittore estense dedicò all’immagine miracolosa anche il finissimo dipinto della chiesa di San Giuseppe di Fanano allora retta dai padri Scolopi, espressione della devozione del gentiluomo Agramante Fogliani.
Tra le testimonianze figurative del territorio estense spicca inoltre la tela del ferrarese Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino, pittore ducale, la cui esecuzione è in rapporto con il documentato pellegrinaggio di due confraternite di Spilamberto alla Madonna di Reggio nel 1606.

Grazia Biondi laureata in Lettere Moderne, corso di laurea in Storia, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna si diploma in paleografia ed archivistica presso la scuola dell’Archivio di Stato di Modena. Ha collaborato con l’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, conducendo una ricerca sull’astrologia alla corte estense e schedando e regestando fondi inquisitoriali dell’Archivio di Stato di Modena. Ho condotto ricerche storiche e schedature di fondi archivistici per incarico dell’Università di Bologna, dell’Archivio Storico Comunale di Modena e dei Musei Civici di Modena. Ho collaborato con la cattedra di Storia Moderna dell’Università di Firenze ad un progetto di studio sulla letteratura dedicata alle donne o da esse prodotta, con particolare attenzione agli ambienti monastici. Per diversi anni ha svolto attività didattica presso l’Ateneo modenese. Attualmente svolge attività di ricerca sia in storia delle istituzioni e della società in età moderna (la Comunità di Modena; la corte e casa d’Este, con particolare attenzione alla corte al femminile) che in storia delle mentalità e della devozione (i processi del tribunale dell’inquisizione contro streghe ed eretici).

Angelo Mazza laureato in filosofia con specializzazione in storia dell’arte, ha coltivato studi storico-artistici presso la Fondazione Roberto Longhi di Firenze. In qualità di funzionario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha svolto attività di direzione di restauri nelle province di Modena e Reggio Emilia. Ha inoltre insegnato presso l’Università degli Studi di Parma.
È Ispettore Onorario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la tutela e la vigilanza dei beni storici e artistici nel territorio dell’Emilia Romagna e ricopre attualmente il ruolo di Conservatore delle Collezioni d’arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Autore di contributi critici sulla pittura emiliana dal Cinquecento al Settecento, ha collaborato alla realizzazione di mostre e alla stesura di cataloghi generali di Gallerie Nazionali e di Musei civici.

INFO – La mostra è a ingresso gratuito e aperta fino all’8 marzo 2020 tutti i sabati, le domeniche e i festivi dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19.
Per info 0522/456816 e musei@comune.re.it
Catalogo in vendita presso Palazzo dei Musei, Reggio Emilia

 

L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione

Info:

0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it