Il Tè delle Muse
Ignacio Leon y Escosura da Oviedo a Reggio Emilia
Marinella Pigozzi
Nuovo appuntamento della rassegna Il Tè delle Muse: la dottoressa Marinella Pigozzi parlerà di Ignacio Leon y Escosura e ricostruirà le tappe della sua avventurosa vita personale e professionale da Oviedo, a Madrid, Parigi, Londra, New York, Reggio Emilia.
La produzione di Ignacio Leon Y Escosura (Oviedo, 1834- Toledo, 1901), una delle figure più interessanti della pittura spagnola del secolo XIX, si inserisce nella fortuna delle scene d’interno che anima la cultura visiva nella seconda metà del secolo. Simili soggetti sono amati dalla borghesia emergente europea e statunitense. Accanto alla crescente importanza degli scenari del mondo borghese e dei suoi riti sociali, una forma di adattamento della scena di conversazione o conversation piece, come Praz amava definirla, non possiamo dimenticare la denuncia satirica e/o morale che talora accompagnava queste opere.
Escosura, allievo di Federico de Madrazo all’Academia de Bellas Artes di San Ferdinando a Madrid, a Parigi frequentatore dell’atelier di Adolphe Goupil, a New York legato al mercante Samuel Putnam Avery, creava le sue opere appoggiandosi sulle convenzioni e le immagini provenienti da mondi estremamente diversi, dalla Spagna, dall’Inghilterra, dalla Francia, sempre attento alle richieste degli esponenti del ceto manifatturiero e finanziario. Questi vivacizzavano il mercato sia per investimento sia per arredare le proprie case. La ricerca di rappresentabilità li portava a seguire le mode, ad aggiornarsi di continuo. Le Esposizioni universali, sin da quella di Londra del 1851 organizzata al Crystal Palace in Hyde Park, con i padiglioni nazionali gestiti dai Paesi partecipanti, erano il loro più amato e frequentato ambito di aggiornamento e gli artisti, Escosura stesso a partire da quella di Parigi del 1867, vi partecipavano per farsi conoscere e informarsi dei gusti dei possibili committenti. La collezione del pittore, ricca di importanti opere spagnole, fiamminghe, italiane, oltre che da alcune tele autografe, è portata a Reggio Emilia da Luigi Parmeggiani e si conserva nella sua casa-museo, la sua Galleria.
L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione
Info:
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it