I CINQUE ELEMENTI
percorso tra le opere contemporanee del Museo
Da sabato 5 settembre 2015 a Palazzo dei Musei torna protagonista l’arte contemporanea.
Dopo Provincia non provincia e Pari & Dispari. 50 anni di ricerca continua il progetto di valorizzazione della collezione di arte contemporanea dei Musei Civici di Reggio Emilia con l’allestimento di un percorso che racchiude alcuni tra le più significative acquisizioni dei Musei a partire dagli anni cinquanta fino agli anni novanta dal titolo I cinque elementi. Percorso tra le opere contemporanee del museo.
Presso i nuovi spazi al piano delle collezioni storiche i visitatori potranno ammirare opere di Omar Galliani, Davide Benati, Fausto Melotti, Bruno Olivi, Rina Ferri, Vittorio Cavicchioni, Vivaldo Poli, Gino Gandini, Wal, Pietro Mussini, Alessandra Binini, Ferdinando Coloretti.
L’occasione è offerta dalla mostra Noi che, ricollegandosi a Expo 2015 e alle sue tematiche, rappresenta le capacità innovative del nostro territorio a partire dalla sua storia e dalle sue specificità.
Per gli antichi greci gli elementi fondamentali sono la terra, l’aria, l’acqua, il fuoco; la quinta essenza è la sostanza di cui è fatto l’universo, mentre in alchimia diviene l’essenza ultima che accomuna tutti gli elementi fisici e che, una volta compresa, permette di dominarli. L’acqua e la terra sono i grandi protagonisti dell’esposizione a cura di Luca Molinari, elementi costitutivi del nostro territorio e della nostra storia; ma la straordinaria apertura poetica e concettuale che l’arte contemporanea ci offre ha spostato più in là il tiro, trasfigurando le concrete origini della cultura materiale reggiana in un altrettanto originario legame con gli elementi della speculazione filosofica antica e dell’alchimia. Sono le opere stesse dunque ad avere trasportato l’esposizione da un pensiero ad un altro, differente ma complementare, dimostrando ancora una volta che la collezione di un museo ha la straordinaria capacità di attivare pensieri nuovi che nascono dalle relazioni tra le opere e le collezioni.
Ad ognuna di queste opere è possibile associare un elemento: l’acqua è rappresentata dalla ninfa Castalia evocata da Omar Galliani, l’aria si concretizza nelle dinamiche volute della api di Wal, il fuoco nel “paesaggio tecnologico” di Mussini, la terra nei paesaggi padani degli anni sessanta, tra espressionismo e informale, e nel realismo magico di Alessandra Binini, l’etere nel cielo di Davoli ma anche nel “cosmo” di Melotti; la poetica suggestione dell’aria che fa librare l’Avvoltoio degli agnelli, o l’acqua che nutre le Calle dell’inquietudine di Benati. Ma, per rimanere nel lessico alchemico, la “pietra filosofale” in grado di creare questa relazione tra opere e concetti, percorsi di senso e dialoghi é il Museo, contenitore certo ma anche ragione della presenza stessa di queste opere.
Il museo è un luogo vivo ed abitato; nasce come, e sempre più necessita di essere, spazio attivatore in grado di raccontare, meravigliare, educare, divertire e che sa creare un momento di relazione autentica con il visitatore. E magari fargli venire qualche buona idea, per la sua vita e per la comunità.
L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione
Info:
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it