Presentazione del libro “Servirola. Porta etrusca della Val d’Enza”
Edizioni Antiche Porte
Silvia Fogliazza, Roberto Macellari, Enea Mazzetti in dialogo
Nell’anno in cui si celebrano i 200 anni dalla nascita di Gaetano Chierici è parso opportuno tornare a indagare il sito di Servirola a San Polo d’Enza, che, a giudizio del suo scopritore, è «il luogo della provincia più ricco di dati paletnografici», perché offre agli studi una sequenza stratigrafica che dal Neolitico, attraverso l’età del Bronzo, approda all’età del Ferro e all’età romana. Gli autori intendono in tal modo rendere il proprio personale tributo a chi ha concentrato su Servirola anni di lavoro sul campo e di studio, pervenendo a interpretazioni ancora in larga misura condivisibili. Al contempo si prefiggono l’ambizioso proposito di riportare questo sito al centro del dibattito scientifico, come Chierici aveva saputo impostare sin dagli anni ’60 del XIX secolo.
In questa sede l’attenzione si concentra sull’insediamento del primo millennio a.C., che si articola in almeno due fasi, la più antica delle quali pertinente a uno o più villaggi di capanne, la seconda ad un abitato di tipo urbano. L’intento è stato di raccogliere e trascrivere nella maniera più completa possibile, per renderla disponibile a chiunque ne sia interessato, la documentazione che è divisa in sedi diverse (la Biblioteca Panizzi, i Musei Civici, la Deputazione di Storia Patria e l’Archivio di Stato di Reggio Emilia; la Biblioteca Palatina di Parma; l’Università di Padova; la Biblioteca dell’Archiginnasio e il Museo Civico Archeologico di Bologna; l’Archivio Centrale dello Stato; Il Museo delle Antichità Nazionali di Saint Germain en Laye a Parigi), tentando di metterla in risonanza con i materiali archeologici custoditi pressoché integralmente nel Museo “Gaetano Chierici” di Paletnologia e pubblicati nel volume L’età del ferro nel Reggiano del 1992, allo scopo, perseguito con determinazione ma non sempre raggiunto, di restituirli alle strutture da cui provenivano. Non si ha naturalmente nessuna certezza che la raccolta delle carte d’archivio riguardanti Servirola risulti esaustiva, ma futuri incrementi potranno, questo almeno è l’auspicio, impostarsi su una base documentaria larga e verificabile.
Ci si è anche proposti di ricomporre il mosaico dell’insediamento che faceva capo a Servirola nell’ambito della valle dell’Enza, attraverso una rassegna di siti coevi, alcuni dei quali, in primis Pontenovo, inediti o pressoché tali. In questo caso lo spazio destinato alle nuove ricerche ha meritato un respiro maggiore e più articolato, rappresentandone la prima edizione, senza dimenticare di evidenziare come si è manifestato ed evoluto il rapporto di questa corona di insediamenti con il centro egemone.
Le considerazioni conclusive rappresentano il tentativo di offrire una interpretazione del ruolo giocato da Servirola nel contesto dell’Etruria padana, alla frontiera occidentale di quel mondo, in un dialogo costante con gli “altri”, i gruppi etnici che, pur essendo muti dal punto di vista epigrafico e per questo di più difficile connotazione, vi convivevano con l’elemento politicamente e culturalmente dominante.
Roberto Macellari è responsabile delle collezioni archeologiche dei Musei Civici di Reggio Emilia. E’ stato docente di Etruscologia nelle Università degli Studi di Genova e di Parma. E’ socio corrispondente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici. Principale ambito di ricerca, gli Etruschi nella valle del Po.
Silvia Fogliazza Attualmente è dottoranda presso l’Université Paris Nanterre, sotto la direzione del Professor Charles Guittard, in co-tutela con l’Università di Roma La Sapienza, sotto la direzione del Professor Alessandro Saggioro. Membro della Società Italiana di Storia delle Religioni e della Société Française d’Historie des Religions Ernest Renan, si occupa di rituali di fondazione nel mondo etrusco, geografia del sacro e definizione delle identità culturali.
Enea Mazzetti Dopo la laurea magistrale in Archeologia, conseguita presso l’Università degli Studi di Parma, consegue il titolo di Specialista della materia con una tesi in Etruscologia e Archeologia Italica presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Da anni è un professionista dei Beni Culturali attivo nel campo dell’archeologia preventiva, nonché dello studio concernente le civiltà preromane ed il popolamento sul territorio dell’Italia settentrionale durante l’età del Ferro.
Nell’ambito del calendario di iniziative “Bibliodays”
Nell’ambito della manifestazione Chierici200
Scarica la locandina dell’evento
L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione
Info:
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it