Presentazione del catalogo
Nulla Dies Sine Linea. Vita, diari e appunti di un uomo irrequieto
Intervengono Antonio Marras, Francesca Alfano Miglietti, critica d’arte e Geppy Cucciari, attrice e conduttrice
Durante la serata si terrà la proiezione del film “Setting Up – Nulla Dies Sine Linea” di Daniela Zedda
Antonio Marras presenta a Palazzo dei Musei di Reggio Emilia il catalogo di “Nulla Dies Sine linea” mostra che la Triennale di Milano gli ha dedicato quest’inverno.
Uno straordinario oggetto editoriale – più che un semplice catalogo – con una preziosa e creativa impaginazione, arricchito da una multiforme ibridazione tra immagini. Quaderni e diari riempiti di colori, racconto della maturazione artistica dello stilista algherese e numerosi testi di poeti, musicisti, scrittori, artisti, intellettuali, giornalisti. Interventi che testimoniano quanto le relazioni con gli aspetti più vari del mondo contemporaneo siano la linfa vitale dell’universo creativo di Marras. “Nulla dies sine linea” cita la frase di Plinio il Vecchio riferita al pittore Apelle che «non lasciava passar giorno senza tratteggiare col pennello qualche linea».
Un ritratto che si attaglia perfettamente alla vulcanica e pervasiva creatività di Marras che attraversa quotidianamente la diverse frontiere delle arti visuali.
Alla presentazione intervengono con Antonio Marras, la critica d’arte Francesca Alfano Miglietti, una delle voci più interessanti dello studio della mutazione dei linguaggi contemporanei dell’arte, che è anche la curatrice della mostra e del catalogo. Con lei l’attrice Geppi Cucciari, una figura importante della factory perenne dello studio di Marras ad Alghero e a Milano come lo è la fotografa Daniela Zedda che presenterà, durante al serata, il suo documentario: un making off che racconta l’ideazione e l’allestimento della mostra.
Il catalogo – un oggetto artistico che potrebbe vivere benissimo di vita propria –, rappresenta bene l’opera-allestimento che Marras ha creato alla Triennale di Milano. Luogo simbolo delle “arti applicate” che tradizionalmente ospita retrospettive monografiche delle personalità del design industriale nazionale.
Marras ha rivoluzionato il grande corridoio semicircolare ricreando un ambiente più intimo e raccolto. «Ho voluto creare un percorso che ricordasse un utero materno – raccontò Marras all’inaugurazione– . Un luogo che potesse raccogliere la mia idea di memoria e il mio animo di rigattiere». Oggetti, quadri da bancarella ridipinti, vecchie incubatrici entro cui sfogliare blocchi di disegni che sono il diario creativo di Antonio Marras. Le sua “orfanelle”, lampade realizzate con vecchie sottovesti, e tanto altro ancora, ma nemmeno un abito. «Tanti aspetti diversi dal mio lavoro, chiamiamoli interferenze parallele alla mia attività principale di creativo prestato alla manipolazione di stracci» spiegò allora lo stilista.
Per chi si fosse perso la mostra l’appuntamento è un’ottima occasione per rivivere quelle atmosfere.
Ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili
Info:
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it