Julia Graphis. La bambina

Giulia Grafide la bambina / mostra On the road
Illustrazione di L. M. Grassi

Sei una giovane schiava della famiglia Giulia di Brixellum. Sei la figlia di Ermione, una bellissima schiava di origini greche, e di un padre che non hai mai conosciuto.
Quando eri piccola immaginavi che fosse il principe di un paese lontano, che un giorno sarebbe tornato a prendervi per portarvi con sé nel suo regno, là dove nasce il sole.
Ma la morte recente della tua adorata madre ti ha riportata bruscamente alla realtà: qualche tempo fa, dopo mesi di una febbre divorante e continua, se n’è andata portandosi con sé il suo segreto. Insieme al tuo padrone, Quinto Giulio Alessandro, hai posto nella necropoli la pietra che la ricorderà per sempre e ora la sua anima può riposare in pace.
A pochi giorni dal compimento dei tuoi quindici anni ti sei ritrovata senza padre né madre, eppure sai di non essere sola: una sorte benevola ti ha concesso di nascere proprio all’interno di questa casa, e per questo il tuo padrone e sua moglie, Vaccia Giustina, ti sono molto affezionati. Si sono presi cura di te fin dalla tua nascita e, quando eri ancora bambina, ti hanno messo tra le mani uno stilo e ti hanno insegnato la difficile arte della scrittura. Per questo ti hanno chiamata affettuosamente Graphis, che significa ‘matita’.
Oggi, come ogni giorno, ti svegli prima dell’alba e ti siedi sulla tua stuoia, ai piedi del letto della padrona. Subito senti che c’è qualcosa di diverso dal solito: a svegliarti è stato l’eco di un rumore. Con terrore pensi che possano essere entrati dei ladri, ma ti trattieni dal lanciare un grido perché sai bene che sarebbe un errore svegliare tutta la casa prima di capire se si tratti di un pericolo reale: i tuoi padroni potrebbero arrabbiarsi. Devi prendere una decisione:

Vuoi andare a vedere di persona?

Preferisci svegliare subito la tua padrona?

 


 


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