Rinnovino i Reggiani il loro Museo

Manifesti elettorali

Un sobrio manifesto tutto giocato sui toni del bianco e del grigio porta l’esortativo titolo “ Rinnovino i reggiani il loro Museo”. La mancanza della data fa fluttuare in una nebbia indistinta la memoria di questa iniziativa. I ricordi personali possono venirci in aiuto.
Tra il 2 ed il 15 aprile 1967 nel corso della X settimana dei Musei, si tenne nell’atrio di Palazzo San Francesco la mostra Etruschi nel reggiano e ben 10000 persone la visitarono. Questo fu il biglietto da visita che il nuovo direttore dei Musei, Giancarlo Ambrosetti, presentò alla città; non si limitò a presentare solo questo. Ambrosetti propose l’occupazione di tutti i tre piani dello stabile di San Francesco (allora era condiviso con ben due scuole), la schedatura e la catalogazione scientifica di tutti i materiali, la creazione dei depositi, lo sviluppo dell’attività didattica, il consolidamento dei rapporti con gli istituti statali e regionali ed il coinvolgimento della città attraverso gli organismi, le associazioni, i gruppi, i singoli operanti nell’ambito culturale. Attraverso queste operazioni “si vuole trasformare il museo che conserva solamente in un centro che promuove cultura aperto al contributo di tutti”, scusate ma i termini e lo spirito risentono dei quasi 50 anni d’età.
Le proposte non passano sotto silenzio. Alcune forme politiche e la stampa locale reagirono. Ambrosetti venne accusato di panmusealismo, di voler trasformare in musei chiese, scuole, ospedali, banche e persino bar come “memorie della tradizione orale”. Di lui si fecero ritratti ironicamente irridenti “Ormai chi non lo conosce, faccia simpatica, barba rossiccia, riccioli, fossetta al mento, boccuccia a cuore fatta apposta – si direbbe – per baciare neonati”. La polemica però portò buoni frutti.
Nel febbraio 1968, il Sindaco Renzo Bonazzi e la Giunta Comunale fecero proprie le proposte di Ambrosetti. Il manifesto ricorda la prima assemblea pubblica destinata a far conoscere questo nuovo indirizzo museale ed a promuovere la partecipazione cittadina.

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1975. Disegno di Georgia Cantoni dopo la visita, in terza elementare, al “Nuovo Museo di Preistoria e Protostoria” realizzato da Giancarlo Ambrosetti