Ritratto di Ciro Menotti – Dipinto di Adeodato Malatesta, sec. XIX
Dieci anni dopo i primi moti, nel Ducato di Modena e Reggio l’insofferenza tra la popolazione verso il dispotismo era aumentata tanto da far scoppiare una nuova rivoluzione. L’anima dell’insurrezione popolare fu Ciro Menotti.
Nel 1830 Ciro Menotti scrive: «Indipendenza, Unione e Libertà siano il grido dell’Italia rigenerata, e lo stendardo dei tre colori, verde, rosso e bianco sia composto ancora dalla croce, che così avvicina il simbolo del trionfo della Libertà e della Religione. Senza il vessillo della Religione, si potrebbe temere di trovare una reazione. Gli ostacoli si vincono secondandoli: fu sempre pazzia prenderli di fronte e ne abbiamo gli esempi. Con questo segno, che combina colla libertà, saranno unanimi gli Italiani a sostenerla».