Presentazione del volume “Mondi. Dalle collezioni etnografiche dei Musei Civici di Reggio Emilia”
Interverranno
Romano Sassatelli, presidente della Fondazione Manodori
Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia
Valentina Galloni, dirigente dei servizi culturali del Comune di Reggio Emilia
Georgia Cantoni, curatrice del volume
Fotografie di Carlo Vannini
Edizioni Grafiche Step
Il volume è promosso da Fondazione Manodori
Un viaggio sulle tracce di antichi popoli | A chi sia entrato anche solo un volta nel Palazzo dei Musei di Reggio Emilia non può essere sfuggito l’avvincente percorso del museo nel museo, il respiro di nuove sezioni, l’originalità di certi itinerari scientifici. Tra tutte, sono forse le raccolte etnografiche a non essere ancora abbastanza conosciute per il loro reale valore.
La Fondazione Manodori ha quindi promosso un volume che illustra questo universo multicolore e multietnico.
“Etnografia, racconto di un popolo, storia di donne e di uomini che abitano ed hanno abitato la Terra. – scrive Romano Sassatelli, presidente della Manodori, nella prefazione – Testimonianze, narrazioni. In questo ci coinvolgono le immagini e i testi raccolti in questa pubblicazione. A che serve ripercorrere, ancora una volta e con occhi nuovi, la storia se non a prendere coscienza che è proprio la diversità che ci fa ricchi, che ci avvicina. Per conoscerci. Incuriositi e attratti da riti, modi, usanze differenti, ci possiamo lasciare affascinare da un mondo, da ‘mondi’, colorati, inusuali, distanti dai nostri”.
‘Mondi‘ sarà presentato sabato 3 dicembre alle ore 11.00, all’Aula Magna Manodori di Unimore, da Romano Sassatelli, presidente della Fondazione Manodori, Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, Valentina Galloni, dirigente dei servizi culturali del Comune di Reggio Emilia, Georgia Cantoni, curatrice del volume.
Americhe, Africa, Oceania, Asia. La ricchezza di queste collezioni è una testimonianza avvincente e imprescindibile di popoli, culture, di vicende umane. Nel corso del tempo, la sezione etnografica dei Musei Civici si è arricchita di donazioni, oltre al rilevante deposito da parte del Museo Archeologico di Parma. Dalla prima del 1844 di Antonio Spagni, esule nelle Americhe, se ne sono succedute altre di straordinario valore ed importanza. Il barone Raimondo Franchetti, monsignor Rudesindo Salvado, Vincenzo Ferrari, Eleonora dall’Omo e altri hanno voluto lasciare alla città, e a coloro che sarebbero venuti dopo, i loro ricordi di viaggio e cimeli di famiglia. Così come, in epoca più recente, hanno fatto Teresa Ciapparoni La Rocca con splendidi manufatti giapponesi e Maria Paola Rossi con pezzi provenienti dall’Etiopia.
Abiti, copricapi, gioielli, armi e strumenti musicali, splendidi vasi di terracotta o porcellana. Oggetti d’uso comune dei nativi delle grandi pianure americane e degli indios dell’Amazzonia, degli antichi abitanti di Cina e Giappone e degli aborigeni australiani.
Impronte del passato, della storia dell’uomo, degli uomini che hanno camminato sulla terra. E lasciato tracce, oggetti, indizi da seguire che ci aiutano ad entrare in contatto con civiltà, a volte scomparse per sempre, che hanno radici profonde nel nostro presente, nel ‘sangue’ della nostra civiltà.
“E se l’universo tecnologico contemporaneo, – conclude Sassatelli – anche se dilatato e interconnesso, ci allontana dagli altri, insinuando nelle coscienze un senso di isolamento, decifrare la quotidianità di etnie che ci hanno preceduto ci ricollega alla storia, alla nostra storia e, in fondo, a noi stessi. Questo volume si profila dunque come un invito al viaggio, ad andare oltre i confini per poi approdare, nel rispetto delle diversità, alla consapevolezza della totale uguaglianza della nostra comune umanità”.
L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione
Info:
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it