Memorie dal Sottosuolo / Leggere il passato dagli scheletri: la Collezione Antropologica LABANOF
con Pasquale Poppa e Mirko Mattia
Dal 27 settembre e per tutte le domeniche di ottobre, fino al 1 novembre, a Palazzo dei Musei si terrà il ciclo di conferenze “Memorie dal sottosuolo” pensate in relazione alla mostra Gaetano Chierici. Metodo e Scienze all’origine degli studi di preistoria. L’esposizione rappresenta l’ultimo atto delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del fondatore del primo nucleo dei Musei Civici di Reggio Emilia.
Chiudono il ciclo di incontri il 1 novembre Pasquale Poppa e Mirko Mattia del LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense) dell’Università degli Studi di Milano, che proporranno una lettura del passato attraverso gli scheletri, per far riaffiorare dal sottosuolo storie di umanità dimenticate.
L’importanza delle collezioni scheletriche note (e non) nel contesto antropologico è ben attestata dalla comunità scientifica. Nel contesto europeo, il LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Università di Milano), fin dalla sua fondazione nel 1995, ha contribuito a creare e ampliare la propria collezione, denominata CAL (Collezione Antropologica Labanof) composta non solo da una sezione cimiteriale di individui (circa 2127) deceduti tra il XX e il XXI secolo, di cui sono disponibili informazioni ante-mortem, ma anche da una archeologica (più numerosa, circa 3500 scheletri) con individui, sia cremati che inumati, provenienti da vari contesti italiani, in particolare dalla città di Milano. Questi scheletri hanno già rivelato l’interessante evoluzione della popolazione di questa città in oltre 2000 anni, dal punto di vista demografico ed etnico, nonché dal punto di vista della mortalità, della morbilità e della malattia (ad esempio la prima comparsa di sifilide in epoca romana e di tubercolosi in seguito nella tarda antichità, così come l’incidenza in diversi periodi di malattie infettive e traumi). La collezione rappresenta quindi l’evoluzione di un’area geografica più o meno limitata all’attuale regione italiana della Lombardia e il suo fulcro risiede nella sua città più importante: Milano.
Tale collezione è stata qualificata quale Raccolta Museale e ha ottenuto da parte di Regione Lombardia lo status di Raccolta museale riconosciuta. La CAL risulta essere quindi tra le più numerose al mondo per il materiale contemporaneo ed è già oggi strumento non solo di studio e di ricerca scientifica per studenti di università nazionali ed internazionali, ma anche di didattica e divulgazione per tutte le fasce della popolazione interessate ad esplorare questa nuova materia.
Dalla sua fondazione nel 1995, il LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Università di Milano), si occupa del recupero e dello studio di resti umani e dell’identificazione del vivente.
Il Laboratorio, formato da medici legali, antropologi, biologi, odontologi forensi e naturalisti, ha il triplice ruolo di effettuare ricerca scientifica, svolgere attività didattica universitaria nelle diverse discipline trattate e prestare consulenza tecnica forense nei diversi settori che riguardano i resti umani e l’identificazione.
Mirko Mattia, archeologo e dottorando presso l’Università degli Studi di Milano, si occupa di metodologie di recupero scheletrico e di studio antropologico delle antiche popolazioni italiane. Collabora attivamente ai progetti MIantropo (studio diacronico dell’antico popolazione milanese, dall’epoca romana ai giorni nostri) e Ca ‘Granda (recupero e analisi della popolazione scheletrica del più importante ospedale di Milano).
Dr. Pasquale Poppa, naturalista e tecnico di laboratorio, lavora nel Labanof dal 2002 e si occupa di metodologie antropologiche forensi per l’ispezione, il rilievo e lo scavo geo-archeologico di resti umani in contesti criminalistici e archeologici. I suoi interessi di ricerca includono la tafonomia forense e l’identificazione personale sia dei viventi che di cadaveri. Collabora attivamente ai progetti MiAntropo e Ca ‘Granda.
Questo incontro sarà disponibile solo in videoconferenza sulla piattaforma ZOOM collegandosi a questo link
Gli incontri saranno registrati e visibili nei giorni successivi sul canale youtube dei Musei Civici.
“Gaetano Chierici. Metodo e scienze all’origine degli studi di preistoria”
a cura di Mauro Cremaschi e Roberto Macellari
Reggio Emilia, Palazzo dei Musei
31 gennaio – 1 novembre 2020
orario:
da martedì a venerdì 9.00/12.00
sabato, domenica e festivi 10.00/13.00 e 16.00/19.00
Info:
0522 456816 Palazzo dei Musei, via Spallanzani, 1
Durante gli orari di apertura della sede.
musei@comune.re.it