Nella sala “Italia Tricolore” sono esposti materiali che vanno dalla Restaurazione al completamento dell’unità nazionale, fino al 1897, l’anno delle celebrazioni del primo Centenario del Tricolore che culminarono col celebre discorso di Giosuè Carducci.
Con la Restaurazione i colori nazionali vennero messi al bando. Fu necessario attendere la sollevazione del 1831 nei Ducati e nello Stato Pontificio per assistere alla ricomparsa del tricolore. In seguito alla repressione del 1831, che segnò il fallimento dei metodi cospirativi carbonari, Giuseppe Mazzini adottò per la sua Giovine Italia il tricolore bianco rosso e verde. Nella prima metà degli anni ‘40, si aprì una nuova fase politica.
Il nuovo papa Pio IX venne acclamato, assieme a Carlo Alberto, come il liberatore dell’Italia e il suo volto comparve sempre più spesso associato al tricolore, in bandiere e in fazzoletti patriottici. Nella stagione rivoluzionaria del biennio 1848-1849 le bandiere, le coccarde, le sciarpe, i fazzoletti tricolori, simboli dell’affrancamento dall’oppressione straniera, tornarono alla luce in molte parti d’Italia. Le bandiere tricolori ripresero a sventolare in molte città d’Italia nel 1859 e nel 1860 accompagnarono la spedizione garibaldina dei Mille.
Il 25 marzo 1860 un regio decreto determinò le caratteristiche della nuova bandiera dell’esercito Sardo, il tricolore con l’aggiunta di una corona sopra lo stemma sabaudo. Questo modello venne confermato anche dopo la proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo 1861 e partecipò ai successivi eventi fondamentali della storia italiana: la terza guerra d’Indipendenza (1866), e la presa di Porta Pia (1870), con il conseguente trasferimento della capitale da Firenze a Roma. Pressoché immutata, la bandiera rimase in vigore con queste caratteristiche sino al referendum del 1946 che sancì la nascita dello stato repubblicano. Il 7 gennaio 1947 le manifestazioni del centocinquantesimo della bandiera si svolsero a Reggio Emilia alla presenza del Capo dello Stato Enrico de Nicola e il 7 gennaio 2011 le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia presero avvio proprio dalla “Città del Tricolore” alla presenza del capo dello stato Giorgio Napolitano.