Ha una storia ormai lunga il Museo del Tricolore di Reggio Emilia.
La collezione viene avviata da Gaetano Chierici e poi fortemente arricchita da Naborre Campanini. A lanciare l’idea del Museo è lo storico Ugo Bellocchi a cui si deve nel 1966 la ricostruzione su basi documentarie del modello del primo Tricolore; il museo trova fra il 1985 e il 1987 una prima collocazione in alcune sale adiacenti la Sala storica del Tricolore in un allestimento finanziato dal Lions Club Reggio Emilia Host.
Le celebrazioni del Bicentenario del 1997 creano i presupposti per un rilancio e un nuovo allestimento, inaugurato il 7 gennaio 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il percorso museale, curato da Maurizio Festanti, consta all’inizio di una sola sezione dedicata al periodo 1796 – 1814, gli anni cruciali delle vicende politiche che hanno determinato la nascita a Reggio Emilia della bandiera italiana. Una seconda sezione, inaugurata nel 2006, continua il racconto della storia della bandiera, dai moti del 1820 – 21 alla definitiva conquista dell’indipendenza e dell’unità che nel vessillo tricolore riconoscono il simbolo della nuova nazione.
Nel 2011, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, si deve ad Alberto Melloni l’idea di un’ ampliamento del museo nelle strade della città, attraverso la realizzazione in grande dimensione delle diverse forme che la bandiera ha assunto nella sua storia: un “museo a cielo aperto” che per un anno sventola in città fino alla decisione di donare le bandiere a Deanna Ferretti Veroni per il MIRE, l’associazione impegnata nella realizzazione della prima fase progettuale dell’Ospedale della Donna e del Bambino.
L’intuizione di Deanna Veroni di invitare gli artisti a rielaborare le bandiere, il coinvolgimento di Sandro Parmiggiani, la generosità dei novanta artisti che hanno aderito al progetto, il tour della mostra in prestigiose sedi nazionali, infine la decisione di Fabio Storchi di acquistare le opere d’arte offrendo, da un lato, un determinante sostegno economico agli obiettivi del MIRE e, dall’altro, destinandole al Comune di Reggio Emilia, rappresentano una pagina straordinaria della storia di Reggio Emilia.
Il 7 gennaio 2017, in occasione dei 220 anni della nascita del Tricolore, le opere d’arte contemporanea entrano al museo, per l’occasione arricchito di nuovi spazi laboratorio, riorganizzato nei percorsi espositivi e dotato di un più funzionale ingresso dal portico di Piazza Casotti.