8. Fedele per sempre
Sala Detti
Alessandro Tiarini, Ritratto di gentildonna con cane, (Isabella Arlotti Toschi), 1619 ca.
Cesare Detti, Ritratto di Anna Parmeggiani, inizio XX secolo
Due donne a confronto: una austera, elegante, morigerata nelle sue vesti di velluto nero, dichiaratamente simbolo di uno stato di vedovanza vissuto con grande fede, come dimostra la preziosa croce che orna il collo della contessa Isabella Arlotti Toschi ritratta da Alessandro Tiarini; l’altra, Anna Detti, spensierata, frivola, solare abbigliata alla moda ottocentesca tipica della Belle Epoque parigina di fine secolo.
Due donne espressione di indoli ed epoche diverse, ma accomunate dalla presenza del proprio amico fedele: un cagnolino che compare in entrambe i ritratti.
La Contessa, sicura di sé con sguardo fermo sull’osservatore, tiene la mano sul capo del suo valente compagno, quasi in atto di affermazione del suo potere.
Anna Detti invece accarezza con affetto l’amico fedele. L’ampia scollatura della padrona instilla il dubbio nell’osservatore che oltre allo scontato significato di fedeltà ci sia quello tacito di desiderio dell’amato incarnato dall’animale stesso.