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L’ultima vetrina dell’istallazione For inspiration only ideata dall’architetto Italo Rota, è una citazione divertita del celebre film di Werner Herzog “Aguirre furore di Dio”. Una testa di uomo barbuto in terracotta difesa da un elmo in acciaio, un busto femminile in cera, con fattezze indie, ornato da un diadema di penne multicolori, grandi cristalli di quarzo salino e ametista, una scimmietta imbalsamata, un “barguéno” (stipo da viaggio spagnolo del XVI secolo, in legno intarsiato in osso e madreperla), una testa di cavallo in gesso dipinto che spunta da uno sfondo di vegetazione lussureggiante (tutti i pezzi provengono dalle collezioni del Musei Civici) propongono i personaggi e l’ambientazione del film.
Una spedizione di conquistadores parte alla ricerca del mitico Eldorado (la città tutta d’oro celata nel cuore dell’Amazzonia). Solamente il luogotenente Aguirre, seguito da un esiguo manipolo destinato ad estinguersi, avrà il coraggio di proseguire, dopo le prime grandi difficoltà, l’impossibile ricerca nella foresta. Nella scena finale Aguirre, un allucinato Klaus Kinski, è trascinato, su di una zattera, dall’impetuosa corrente di un fiume verso l’ignoto. La zattera si popola, a poco a poco, di un numero enorme di scimmie scese dagli alberi: ad esse, in verità rumorose e disinteressate, Aguirre rivolge un farneticante discorso sul significato della conquista e del potere. Paolo Mereghetti nel suo Dizionario dei film commenta: “Herzog legittima attraverso il riscatto dell’arte l’avventura suicida di una sconfitta destinata a non aver nessuna eco storica e per questo, forse, ancora più grande. La megalomania delirante del protagonista si intreccia con il ritratto di una vegetazione lussureggiante ma mortifera, destinata a inghiottire chi ha osato sfidarala”. (A. M.)
DOVE: For Inspiration Only, Diorama B