Giacomo Zanoni, botanico e speziale

Giacomo Zanoni nasce a Montecchio, nel 1615. Rimasto presto orfano del padre, viene affidato alle cure di uno zio, il quale lo indirizza a seguire la professione paterna di speziale. Già giovanissimo, però mostra un grande interesse per la botanica, e a vent’anni si trasferisce a Bologna, per approfondirne lo studio.
A Bologna esisteva dal 1568, fondato da Ulisse Aldrovandi, uno dei primi Orti botanici. Questa istituzione nasce per l’osservazione e studio delle piante officinali nel XVI secolo, con i primi esempi in Italia, a Padova e Pisa, e trova impulso dalla scoperta di nuove specie dal Nuovo Mondo. Nel 1642 Giacomo Zanoni, che a Bologna ha evidentemente dato prova delle sue doti, viene nominato Sovrintendente dell’Orto botanico, incarico che ricoprirà per 40 anni. Qui coltiva piante provenienti dai viaggi di esplorazione, crea un erbario, facendo uso di un particolare glutine per incollare le erbe ai fogli, pubblica nel 1675 un’opera che diviene una pietra miliare: l’Historia botanica, magnificamente illustrata. La fama derivatagli da quest’opera induce il Senato bolognese a concedere a lui e ai discendenti la cittadinanza bolognese.
Unendo agli interessi botanici quelli di “speziale”, nel 1668 ottenne dal Senato di Bologna l’autorizzazione a scavare una cripta ad uso cantina e bottega farmaceutica in via S. Stefano: dove già da tempo esiste una spezieria. Rilevata da Giacomo Zanoni passerà ai discendenti e sarà conosciuta, tra XVII e XIX secolo, come “Farmacia degli Zanoni”. Essa esiste tuttora, con l’arredo originario settecentesco, tra via S,Stefano e via Guerrazzi.
Nel 1938, Annetta Ferrarini in Rossi, in memoria del proprio padre dott. Giuseppe Ferrarini chimico farmacista di Montecchio, dona ai Musei alcuni fascicoli dell’Herborarium Zanonius, datati 1673, unitamente ad altro erbario antico, forse pure di mano dello Zanoni, e quattro volumi, tra cui l’Historia botanica.